Terapia a Seduta Singola per l’insonnia

Terapia a Seduta Singola per l’insonnia

In altri articoli abbiamo riportato le evidenze (leggi qui) su come la Terapia a Seduta Singola possa essere applicata a diversi ambiti d’intervento e utilizzata con differenti approcci terapeutici (es. CBT, ipnosi, psicoterapia ericksoniana, psicoanalisi, terapie psicodinamiche, terapia strategica, terapie sistemiche e familiari, EMDR, ecc.).

In questa sede, mostreremo in che modo la TSS può integrarsi concretamente con uno specifico approccio terapeutico, la Terapia cognitivo-comportamentale (CBT), nel trattamento specifico dell’insonnia, evidenziandone i risultati.

Qual è l’obiettivo?

Il nostro obiettivo in questo caso, non sarà quello di dimostrare se la terapia cognitivo-comportamentale sia un trattamento efficace per l’insonnia, ma riprendendo le parole del dott. D. Hwang, MD, direttore del dipartimento di medicina del sonno del Centro Medico Kaiser Permanente, in California, riportate nella rivista  Medscape Medical News:

la sfida è quella di dimostrare come la CBT possa essere erogata in modo economicamente conveniente, in modo che non sia efficace solo per un individuo, ma che possa rappresentare un metodo efficace per una popolazione“.

 

Perché è importante questo obiettivo?

Questo aspetto è importante perché l’insonnia cronica è una condizione molto comune che colpisce fino al 30% della popolazione e i programmi tradizionali che vengono eseguiti individualmente o in piccoli gruppi richiedono più visite e limitano il volume di pazienti che possono essere trattati (Hwang, 2013).

Pertanto riportiamo uno studio effettuato dai ricercatori del Centro Medico Kaiser Permanente, su gruppi di 20 persone affette da insonnia cronica, a cui è stata applicata una singola seduta di terapia cognitivo-comportamentale per l’insonnia (CBTI) con risultati efficaci.

 

Qual è l’innovazione dell’intervento?

Il programma proposto dal Kaiser Permanente viene presentato a gruppi di grandi dimensioni, in una sola sessione face to face, seguita da chiamate di follow-up telefonico.

Il centro offre 2 sessioni settimanali, ognuna della durata di 2,5 ore con un massimo di 20 persone con insonnia cronica.

Il programma, tenuto da un assistente medico, si occupa di:

  •  igiene del sonno
  • convinzioni sul sonno
  • tecniche di rilassamento
  • limitazione del sonno
  • posizione ottimale del sonno.

All’interno del Kaiser Permanente, altri programmi di CBTI vengono insegnati da educatori infermieri in più sessioni, ma il Centro è l’unico che utilizza il format della Single Session.

Inoltre è anche l’unico che utilizza un assistente medico all’interno del dipartimento di medicina del sonno che offre la gestione completa dell’insonnia, compresa quella del farmaco e il trattamento delle cause secondarie di insonnia, come la depressione, la sindrome delle gambe senza riposo e l’apnea notturna.

 

Quali sono i benefici ottenuti dai pazienti?

I risultati del programma sono stati presentati nel 2013 al 27° meeting annuale dell’Associated Professional Sleep Societies e hanno dimostrato che sulla base dei feedback soggettivi:

  • 321 (88%) di 363 adulti con insonnia che hanno completato il programma CBTI hanno riportato un miglioramento della loro insonnia;
  • il tempo di sonno complessivo è migliorato in media di 1,5 ore, da 5,0 a 6,5 ​​ore, e il tempo di addormentarsi è diminuito da 51 a 22 minuti;
  • 134 pazienti che assumono farmaci per il sonno hanno diminuito il loro uso da circa 6 a 4 notti a settimana, e 41 pazienti (30%) hanno smesso di utilizzare del tutto gli aiuti al sonno;
  • i miglioramenti erano simili per uomini e donne, lavoratori turnisti, quelli con apnea ostruttiva del sonno, fibromialgia o sindrome delle gambe senza riposo e quelli che assumevano farmaci antidepressivi.

 

Altri studi basati su misure oggettive, confrontando le visite mediche e le ricariche delle farmacie, 1 anno prima e 1 anno dopo il programma, hanno messo in evidenza:

  • la diminuzione delle visite di assistenza primaria (diminuzione media di 1 visita circa) dopo aver frequentato il programma di insonnia;
  • il graduale aumento dell’uso di farmaci prima del programma e la graduale diminuzione di questi ultimi l’anno dopo il programma, in particolare quelli per il sonno e i farmaci antidepressivi.

 

Conclusioni

Questo studio dunque indica fortemente l’efficacia di una seduta singola di CBT integrata in un formato di gruppo, dimostrando l’impatto del programma sul funzionamento dell’assistenza primaria, permettendo di fare una valutazione più ampia di tale combinazione e dell’opportunità che potrebbe creare nell’ambito sanitario in termini di efficienza del servizio erogato.

 

 

Angelica Giannetti
Psicologa, Psicoterapeuta
Team dell’Italian Center
for Single Session Therapy

 

Se vuoi saperne di più sulla Terapia a Seduta Singola e approfondire il metodo, puoi leggere il nostro link (clicca qui) “Terapia a seduta singola. Principi e pratiche”o partecipare a uno dei nostri workshop (clicca qui).

 

Bibliografia

Hoyt, M.F. & Talmon, M. (2014). Capturing the Moment: Single Session Therapy and Walk-In Services. Crown House Pub.

Hoyt, M.F. (2009). Brief pychotherapies: Principles and practices. Phoenix, AZ: Zeig, Tucker & Theisen (Tr. it. Psicoterapie brevi. Principi e pratiche. Roma: CISU).

Hwang, D. (2013). A single session of cognitive­behavioral therapy for insomnia (CBT­I) delivered in groups. Medscape, June 05. (online)

 

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Angelica Giannetti