TSS e Salute Mentale: l’esperienza di New Brunswick e i piani di potenziamento dei servizi sanitari per la salute mentale

TSS e Salute Mentale: l’esperienza di New Brunswick e i piani di potenziamento dei servizi sanitari per la salute mentale

Con l’articolo di oggi apriamo nuovamente lo sguardo al mondo per conoscere i diversi sistemi di erogazione dei servizi per la salute mentale.

La crisi mondiale dovuta all’emergenza sanitaria che stiamo attraversando ha messo in evidenza delle importanti lacune rispetto ai modelli di erogazione dei servizi sanitari finora attuati. Situazione questa che ci ha messi nella condizione di cominciare a riflettere e a immaginare per il futuro delle soluzioni efficaci in grado di risanare o potenziare alcuni settori della salute, in particolare quello della salute mentale che ad oggi appare particolarmente in difficoltà.

 

Qual è dunque l’obiettivo che ci prefiggiamo di raggiungere con l’articolo di oggi?

A partire da questa premessa e dalla condivisione di quanto accaduto recentemente nella regione del New Brunswick in Canada, dove una giovane ragazza si è suicidata a causa di una mancata risposta alla sua richiesta di aiuto all’interno di un pronto soccorso del Fredericton’s Chalmers Hospital, prendiamo visione del piano di potenziamento dei servizi sanitari per la salute mentale proposto dal Ministero della Salute del New Brunswick condotto da Dorothy Shephard.  

 

Quali sono state le proposte?

Nel mese di marzo 2021 Dorothy Shephard ha ordinato una revisione del sistema di salute mentale, annunciando 21 raccomandazioni (clicca qui) provenienti dal Dipartimento della Salute e dalle autorità sanitarie regionali. Per il 2021-2025 le raccomandazioni sono state raggruppate in quattro aree principali: istruzione, dipartimenti di emergenza, dipendenza dalla comunità e servizi di salute mentale.

 

 

Vediamole nel dettaglio!

Area formazione.

  1. Fornire formazione al personale del pronto soccorso, alla polizia e ad altri soccorritori sull’assistenza al trauma. Questi moduli sono progettati per supportare il personale in un ambiente affollato di pronto soccorso.
  2. Lanciare una campagna di sensibilizzazione provinciale per i servizi rivolti alle dipendenze e alle crisi di salute mentale.
  3. Sviluppare e distribuire materiali educativi per la cura delle crisi ai fornitori di servizi alla comunità.
  4. Ristabilire e semplificare l’uso del numero di emergenza come linea telefonica di risposta 24 ore su 24 per i problemi di dipendenza dipendenze e salute mentale.
  5. Completare la proposta del Piano di risposta alle crisi, intervento e prevenzione del suicidio.

 

Area reparti di emergenza

  1. Implementare un percorso di cura per la problematica del suicidio standardizzato in cui siano previste le fasi di screening, valutazione, intervento, pianificazione della sicurezza e riduzione dei mezzi letali per ogni paziente che si presenta al pronto soccorso con pensieri suicidi.
  2. Espandere il piano di istruzione, formazione e trasferimento di conoscenze, includendo il personale del pronto soccorso.
  3. Sviluppare e implementare modelli di assistenza collaborativa efficienti e basati sull’evidenza e percorsi assistenziali utili a guidare e supportare l’assistenza delle persone che si presentano a un pronto soccorso con problemi di dipendenze e salute mentale.
  4. Sviluppare un piano per fornire una copertura 24 ore su 24, 7 giorni su 7 di un team di assistenza per la salute mentale del pronto soccorso.
  5. Costituire il team di assistenza alla salute mentale del dipartimento di emergenza con ruoli definiti (infermieri registrati, infermieri pratici autorizzati, assistenti sociali e collegamenti con la comunità) e di supporto tra pari.
  6. Garantire che la fornitura di consulenza specialistica da parte della psichiatria sia inclusa in qualsiasi modello di assistenza o altri percorsi di assistenza.
  7. Implementare una strategia per le risorse psichiatriche, includendo la fornitura di servizi di emergenza in questa strategia.
  8. Migliorare l’ambiente nei reparti di emergenza assegnando uno spazio e definendo i requisiti per creare un ambiente terapeutico, pur mantenendo le caratteristiche di sicurezza.
  9. Stabilire un accesso virtuale ai servizi di salute mentale del pronto soccorso a livello locale e regionale. Questa raccomandazione è la base fondamentale per garantire che gli ospedali della comunità abbiano accesso a cure virtuali in caso di crisi di salute mentale durante l’accesso ai dipartimenti di emergenza.
  10. Ottimizzare l’uso dei servizi mobili di crisi a supporto dei reparti di emergenza e dei team di assistenza per la salute mentale del dipartimento di emergenza.
  11. Standardizzare il processo di follow-up di assistenza per tutte le persone che si presentano al pronto soccorso con problemi di dipendenze e di salute mentale. Un approccio “caloroso” è la chiave del successo.
  12. Standardizzare il trasferimento di informazioni tra i membri del team di assistenza per ogni persona che si presenta al pronto soccorso problemi di salute mentale e di dipendenza.

 

Area dipendenza dalla comunità e dei servizi di salute mentale.

  1. Fornire finanziamenti per supportare le esigenze di personale per le due aree critiche di bisogno identificate.
  2. Coinvolgere i dipartimenti partner per un accordo di finanziamento congiunto necessario all’implementazione di un team per supportare e fornire servizi per bambini e giovani.
  3. Finanziamento per un project manager per sviluppare un business case dettagliato e una proposta di progetto che includa nel Piano interdipartimentale le cliniche Walk-in /Terapia a Seduta Singola e il modo in cui questi due progetti si intersecano.
  4. Stabilire un meccanismo che aiuti a garantire che le organizzazioni che richiedono fondi siano allineate con il modello complessivo e assicurino inoltre che i servizi siano basati sulle evidenze.

 

 

Conclusioni 

Da quanto emerso dall’articolo la situazione di crisi attuale ha messo in evidenza alcune importanti lacune rispetto ai sistemi di erogazione dei servizi di assistenza di salute mentale. Ciò spinge a ripensare i modelli organizzativi alla base di tali servizi al fine di renderli maggiormente accessibili e in grado di fornire risposte tempestive soprattutto nell’ambito dell’emergenza. Come esempio per riflettere sull’argomento abbiamo fatto riferimento ai suggerimenti proposti dal Piano del Ministero della salute del New Brunswick del Canada in cui compare una chiara richiesta di implementazione di servizi Walk-in/Terapia a Seduta Singola come risposta efficace ai bisogni di ridefinizione e potenziamento dei servizi di emergenza.

 

Se vuoi saperne di più sulla Terapia a Seduta Singola e approfondire il metodo, puoi leggere il nostro link (clicca qui) “Terapia a Seduta Singola. Principi e pratiche” o partecipare a uno dei nostri workshop (clicca qui).

 

Angelica Giannetti
Psicologa, Psicoterapeuta
Team dell’Italian Center
for Single Session Therapy

Bibliografia.

Cannistrà, F., & Piccirilli, F. (2018). Terapia a Seduta Singola: Principi e pratiche. Giunti Editore.

Allan Dearing, A., (2021). N.B. Unveils Plans To Boost Mental Health System, Canada /91.9 The Bend from https://www.919thebend.ca/2021/05/12/n-b-unveils-plans-to-boost-mental-health-system/

Urquhart, M. (2021). Health minister announces 21 changes to fix broken mental-health-care system. Part of the plan focuses on improvements to ER response, CBC News from https://www.cbc.ca/news/canada/new-brunswick/heath-minister-holds-briefing-1.6023478

 

 

 

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Angelica Giannetti