L’Italian Center parteciperà al Terzo Simposio sulla Terapia a Seduta Singola a Melbourne in Australia

L’Italian Center parteciperà al Terzo Simposio sulla Terapia a Seduta Singola a Melbourne in Australia

Ci siamo quasi!

Il 24 e il 25 ottobre 2019 l’Italian Center for Single Session Therapy parteciperà al 3° Simposio internazionale sulla Terapia a Seduta Singola (qui il programma) che si svolgerà a Melbourne in Australia.

L’evento organizzato con l’obiettivo di verificare lo stato dell’arte della TSS a livello mondiale, sarà condotto da Jeff Young direttore del Bouverie Centre, nonché esponente mondiale di Terapia a Seduta Singola.

 

Chi parteciperà al Simposio?

Alla conferenza sarà prevista la partecipazione di ospiti internazionali come Hoyt, Bobele e Rosembaum per gli Stati Uniti, Dryden  per il Regno Unito, Miller  per la Cina, infine Flavio Cannistrà in qualità di rappresentane dell’Italian Center for Single Session Therapy e soprattutto di esperto di TSS per l’Italia.

Come sarà articolato il programma del Simposio?

L’evento organizzato in due giornate affronterà le tematiche riguardanti gli aspetti metodologici della TSS, la sua applicazione in relazione ai diversi contesti o destinatari d’intervento, infine le ricerche condotte nei servizi dei vari Paesi in cui tale forma d’intervento viene applicata già da diverso tempo.

 

Ma di cosa si parlerà nello specifico nelle due giornate?

Nella prima giornata si darà particolare risalto agli studi sull’applicazione della TSS nel lavoro con le famiglie sia nell’intervento con gli adulti, sia nell’intervento con i bambini e gli adolescenti.

Contributi degni di nota su questa tematica saranno ad esempio quello di O’Hanlon e Rottem (Australia) dal titolo Consultazione familiare in una sola sessione: rendere il coinvolgimento della famiglia accessibile a privati, famiglie, professionisti e organizzazioni e quello di Murphy (Australia) dal titolo Implementazione della consultazione della famiglia in una sola sessione al CAMHS: alti e bassi per i clinici e un’esplorazione delle esperienze della famiglia.

E nella seconda giornata?

Nella seconda giornata, invece, verrà affrontato il tema della TSS all’interno dei servizi Walk-in services, rispetto al quale interverranno Karen Young (Canada) e Nancy McElheran (Canada) per parlare dello sviluppo delle prime cliniche in Ontario e dell’esperienza del‘Eastside Family Center (EFC) di Calgary.

 

Quali novità saranno presentate invece nel campo applicativo?

In entrambe le giornate saranno presentate, inoltre, le esperienze d’intervento uniche realizzate per rispondere ai bisogni emergenti delle persone. Tali esperienze risultano fondamentali in quanto permettono di aprire la strada a nuovi campi di applicazione del metodo come gli interventi di TSS con neonati, per il trattamento del dolore cronico oppure per la dipendenza del gioco d’azzardo.  

 

Ma quale sarà il contributo di Flavio Cannistrà?

In entrambe le giornate Flavio Cannistrà contribuirà all’evento fornendo due interventi centrati sul metodo:

  •  il primo dal titolo How to Be Brief & Single Session Terapist: The vital role of the therapist’s mindset (Come essere dei Terapeuti Brevi e/o a Sessione Singola: il ruolo vitale della mentalità del terapeuta);
  • il secondo dal titolo SST and the 9 Logics Beneath Brief Therapy Interventions: An integration to reduce the complexity of every single session (TSS e le 9 logiche degli  interventi di terapia breve: un’integrazione per ridurre la complessità di ogni singola sessione)

 

Quali tematiche approfondirà?

Nella prima presentazione Cannistrà cercherà di rispondere a due domande cruciali per chi vuole diventare un terapeuta breve ovvero “Come è possibile essere brevi in ​​terapia? Come si possono aiutare le persone in poche sessioni, anche una?”

A partire dal cosiddetto “Verdetto di Dodo” secondo il quale tutte le terapie sono ugualmente efficaci, Cannistrà spiegherà che ciò che può fare la differenza in una terapia è la sua efficienza, ovvero la sua durata.

Dagli studi sui fattori comuni è emerso, infatti, che gran parte della varianza in psicoterapia dipende dalle caratteristiche della persona e dalla relazione terapeutica, tuttavia un altro elemento risulta essere fondamentale per raggiungere risultati in tempi brevi, ovvero la mentalità del terapeuta.

Se il/la terapeuta non adotta una “mentalità di terapia breve ” e prima ancora una “mentalità a singola sessione”, la terapia potrebbe non avere alcuna possibilità di durare pochi incontri o addirittura un singolo incontro.

 

E nel secondo intervento?

Nel secondo intervento, invece, Cannistrà dopo aver analizzato oltre 100 interventi di terapia breve da lui svolti, ha individuato 9 logiche che possono aiutare a ridurre la complessità della terapia, scoprendo i modi più semplici per scegliere e creare le tecniche più utili da adottare durante la sessione. In questa presentazione oltre alle 9 logiche si rifletterà su alcune possibili integrazioni della TSS nella pratica professionale.

 

Conclusioni

La partecipazione al 3° Simposio internazionale sulla Terapia a Seduta Singola rappresenterà quindi una grande opportunità per connettersi, condividere e collaborare con i colleghi di tutto il mondo al fine di promuovere sempre di più il pensiero a sessione singola e un modo innovativo di offrire servizi per la salute mentale.

 

Se vuoi saperne di più sulla Terapia a Seduta Singola e approfondire il metodo, puoi leggere il nostro link (clicca qui) “Terapia a Seduta Singola. Principi e pratiche” o partecipare a uno dei nostri workshop (clicca qui).

Angelica Giannetti
Psicologa, Psicoterapeuta
Team dell’Italian Center
for Single Session Therapy

 

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Angelica Giannetti